Il gelato è sicuramente tra gli alimenti maggiormente apprezzati da grandi e piccoli: ma vi siete mai chiesti come sia fatto? In questo articolo illustreremo la storia del gelato, da cosa è composto, come si produce e perché è così buono.
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Il gelato e le sue origini
Il gelato ha origini del tutto italiane, in quanto è stato creato per la prima volta nella nostra penisola. Le attestazioni della nascita di alimenti simili al gelato risalgono alla Sicilia del nono secolo, ma per vedere la creazione del gelato vero e proprio come tutti noi lo conosciamo dobbiamo aspettare fino al Rinascimento, in particolare a Firenze, nella corte dei Medici.
Tuttavia, sarà solo nel 1800 che nascerà la prima gelatiera e non in Italia, ma negli Stati Uniti: si trattava di uno strumento funzionante attraverso una manovella. Un secolo dopo, invece, verrà creato il primo cono gelato della storia, realizzato mediante una pasta croccante che aveva il nome di zalabia.
Insomma, la storia del gelato ha origini antichissime, ma passiamo adesso a scoprire com’è fatto e perché è così buono e piace a tutti.
Il gelato: quali sono gli ingredienti
Che sia in coppetta o servito con il cono non c’è dubbio: il gelato piace davvero a tutti. Ma quali sono gli ingredienti che lo rendono così speciale?
Come tutti sappiamo, il gelato può essere servito in tanti gusti differenti, ma gli ingredienti di base restano gli stessi, così come il metodo di preparazione. Alla base della preparazione del gelato, infatti, vi sono il latte e lo zucchero, ai quali possono essere aggiunti anche altri aromi o elementi a seconda del gusto. Ad esempio, per realizzare le creme a base gialla sarà necessario utilizzare anche le uova; nel caso di gelati a base bianca, invece, sarà necessario utilizzare un maggior quantitativo di panna o di latte.
Qualsiasi sia il gusto, il gelato piace veramente a tutti e può essere mangiato in qualsiasi stagione e in qualsiasi momento della giornata, ma vediamo la differenza tra i gelati artigianali e quelli industriali, prima di passare alla descrizione di come viene preparato.
Gelati artigianali e industriali: quali sono le differenze?
Quando parliamo di gelati artigianali ci stiamo riferendo a prodotti freschi e che contengono una percentuale di grassi molto ridotta, che solitamente si aggira intorno al 6-10%. Ancora, bisogna considerare la presenza inferiore di aria e il fatto che in qualsiasi gelato artigianale vi sia un bilancio tra le componenti liquide (rappresentate, ad esempio, dalla panna o dal latte) e quelle solide (come il tuorlo dell’uovo o il latte magro in polvere e lo zucchero).
In ogni caso, all’interno di un gelato artigianale possono essere presenti, per legge, anche emulsionanti, che hanno il compito di dare una consistenza maggiormente soffice all’alimento. Inoltre, esistono gelati contenenti prodotti semi-lavorati, ovvero elementi che hanno l’obiettivo di dare un maggiore aroma al dolce, come la buccia di limone oppure le bacche di vaniglia.
Per quanto riguarda i gelati industriali, invece, bisogna mettere in evidenza il fatto che siano realizzati con basi già pronte e latte in polvere o succhi, così da poter essere preparati anche diversi mesi prima della vendita e poter resistere al tempo senza alcuna difficoltà. Naturalmente, si tratta di prodotti contenenti un quantitativo maggiore di grassi e di zuccheri e, allo stesso modo, presentano anche più aria rispetto ai gelati artigianali. i gusti principali con cui vengono realizzati questi prodotti sono i sorbetti (oltre i gelati alla frutta), le creme, lo zabaione e quelli al latte e cacao.
Il gelato: le tipologie in commercio
I gelati artigianali, come abbiamo detto, possono essere venduti in tantissimi gusti e, proprio per questo motivo, vengono divisi in due categorie diverse: da una parte abbiamo quelli alla frutta, dall’altra, quelli al latte. I primi vengono chiamati così perché contengono almeno il 15% di frutta (limone, mirtilli, anguria, fragola, melone, pesca), mentre i secondi sono realizzati con una grande abbondanza di sostanza secca, come biscotti, creme e così via. Tra i più comuni vi sono quelli al cioccolato, al latte, alla panna, alla crema, al caffè e tanti altri.
Il gelato: come si realizza
Preparare un gelato richiede un lungo tempo di preparazione e diversi passaggi, che è necessario seguire alla lettera per ottenere un prodotto finale veramente delizioso. Per prima cosa, una volta ottenuti tutti gli ingredienti, bisogna iniziare con la miscelazione, che prevede l’unione tra la parte liquida, ovvero il latte, con gli zuccheri e gli additivi. Dopodiché, si può procedere con la pastorizzazione, cioè con quel processo che permette di eliminare i batteri presenti negli ingredienti: per fare ciò è necessario riscaldare la miscela prodotta fino a una temperatura di circa 85 gadi per un brevissimo arco di tempo.
A questo punto, possiamo passare alla maturazione, che ha una durata che varia dalle sei ore al doppio del tempo, in modo da consentire a tutti gli elementi presenti all’interno della miscela di compattarsi il meglio possibile.
La mantencazione è la quarta fase della produzione di un gelato ed è importante perché permette al gelato di passare dallo stato liquido a quello solido e cremoso come lo conosciamo noi. Inoltre, è proprio in questa fase che la sostanza prodotta acquisisce l’aria che resterà all’interno del gelato.
Dopo la mantecazione si passa all’indurimento, che consente di evitare il congelamento dell’acqua presente all’interno del gelato e, infine, si arriva all’esposizione in vetrina. Per evitare che il prodotto venga danneggiato, deve essere conservato a una temperatura di circa -14 gradi.
Gelato casalingo: come farlo
Da un paio d’anni a questa parte è anche possibile produrre il gelato direttamente nelle vostre case, con l’ausilio di una buona gelatiera. Per farlo, sarà necessario possedere il latte condensato, che evita l’utilizzo di uova e di addensanti: in ogni caso, basterà solo mischiare gli ingredienti che avete scelto per la vostra base e il gusto e attendere che il prodotto, dopo tre ore, sia pronto.
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